Il 2020 è stata un’annata anomala, caratterizzata da uve che hanno raggiunto la maturità molto presto e molto velocemente. Non è chiaro se sia stato l’effetto di una gelata primaverile che ha colpito circa il 15% delle gemme ad Aprile. Settembre è stato caldo, con una piccola percentuale di uva surmatura, che è stata oggetto di una raccolta selezionata e vinificata separatamente per non compromettere la qualità delle raccolte successive con aromi di cotto.
Nonostante l’andamento climatico erratico, il risultato finale sono dei vini eccezionalmente equilibrati ed espressivi, per il Sangiovese, forse la migliore annata prodotta fino a quel punto. Unica nota stonata il Cabernet. Tanto grande il Sangiovese quanto insufficiente il Cabernet, per cui non verrà prodotto il Dianne in questa annata.
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