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COME ABBINARE I VINI ALLE PIETANZE

 
L’argomento dell’abbinamento vino – cibo è uno dei più pungenti. Quante volte abbiamo sentito polemiche a proposito di abbinare il pesce col vino rosso e la carne col vino bianco? Quanto tempo ad ascoltare opinioni su cosa bere con una pizza piuttosto che con un brasato? Si tratta di un argomento tra i più complessi del mondo enogastronomico perché legato ai gusti della persona che ne esprime un giudizio. Esistono però dei riferimenti con cui possiamo aiutarci. Avrai sicuramente sentito parlare qualche esperto di grassezza, untuosità, acidità o molto altro. Cerchiamo di semplificare con un linguaggio più facile e diretto un argomento spesso frainteso perché vittima della soggettività di ogni persona e dei tecnicismi di valutazione che le scuole di cultura enogastronomica propongono.
Il pesce meglio con i bianchi ma adatti anche alcuni rossi: nessuno vieta di abbinare vini rossi col pesce, attenzione, però, perché per fare quest’accostamento occorre avere una certa dimestichezza. Ricordate sempre che i piatti di pescato vanno d’accordo con l’acidità di un vino prima ancora che il tannino. Per non fare errori, se non siete esperti, preferite un Verdicchio, un Soave, uno Chardonnay ma attenti a non usare l’Amarone per un salmone. Meglio rossi delicati come Grignolino o Bardolino, utili anche per grigliate o zuppe;
Con un cibo grasso o untuoso meglio contrapporre tannino e acidità: per contrastare la parte “unta” di un piatto o “grassa” occorre opporre un vino che abbia acidità o tannino. Questo permetterà al vino di detergere il palato portando equilibrio a ogni boccone. Un Sangiovese con carni di maiale alla griglia, una tartare di manzo con un Chianti Classico o un fritto misto con un Trebbiano toscano. Sono solo degli esempi per darvi un’idea di questo concetto.
CIBI GRASSI? Vini acidi o tannici, come Trebbiano, Sangiovese, Chianti Classico;
Carni bianche = vino bianco: non credete al binomio carne e vino rosso. Oggi i vini bianchi possono essere abbastanza strutturati da reggere tranquillamente abbinamenti con carni di coniglio, pollame arrosto e piccola cacciagione da piuma. Nulla da temere se in tavola avete anche formaggi leggeri, paste elaborate o salumi;
All’acidità rispondi con dell’altra acidità: se avete un piatto tendenzialmente acido come una pasta col pomodoro o un pollo al limone utilizzate un vino che abbia abbastanza acidità. Diversamente, un vino meno acido apparirà debole al palato rispetto al piatto;
Usare un abbinamento di accordo dolce con il dessert: avete mai provato a mangiare una torta con uno spumante brut? Il risultato è terribile, il vostro palato ne rimarrà deluso. Per il dolce, infatti, è risaputo che l’unico modo per fare un buon abbinamento sono i vini dolci. Torte, crostate, dolci al cucchiaio e basi di cioccolato hanno bisogno di spumanti dolci, moscati, passiti e bianchi amabili. Attenzione che il vino non sia meno dolce del dessert, diversamente vi apparirà fiacco il vino stesso.
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